lunedì 6 febbraio 2017

AIUTIAMO LA NATURA!

Anche se non si direbbe dato il mio essere poco femminile, anche io mi prendo cura di me stessa. Passerei ore ed ore a farmi massaggiare, a stare a mollo nelle bolle di un idromassaggio fino a farmi diventare le mani ed i piedi palmati e se c'è una cosa che amo in particolar modo è truccarmi ma farlo fare da una brava perché io da sola faccio solo pasticci. Così sabato ho coinvolto la mia super migliore amica in un evento di bellezza.
La bravissima fanciulla che ci ha accolte ci ha subito indottrinato sul fatto che bisogna idratarsi molto. "Perfetto", ho detto fiera di me stessa "io questo lo faccio".
Sì, in effetti mi idrato ma forse non nel modo in cui intendeva la visagista.
Il primo step è stato la pulizia del viso, che detto così sembrerebbe na roba da attuarsi con il mocio vileda ed invece no, è' un processo mirato per ogni tipo di pelle e nel mio caso specifico prevede una detersione con un latte doucer al profumo di mandorla, un gommage con microgranuli ai fiori di arancio, ed una maschera delicata da lasciare agire circa 10/15 minuti. Insomma un rigenerare la pelle del viso che dopo questa coccola era tutta radiosa, morbida e liscia come una pesca. Mentre ci spiegava tutto il procedimento mi ha letteralmente illuminato su come struccarmi. Alla sua domanda "Tu di solito come ti strucchi?" ed alla mia risposta "Con un prodotto bi-fasico ed i dischetti" lei ha sgranato gli occhi come se avessi commesso un reato.
Fino a sabato scorso mi sono resa partecipe di un crimine contro la natura e per questo complice del cambiamento climatico. Praticamente l'uso smodato dei famosi dischetti di cotone è dannoso non solo per la nostra pelle ma udite udite risultano essere uno dei riufiuti più difficili da smaltire. Non immaginavo mica tale scempio e credetemi che quando me lo ha detto, ho fatto un sussulto sulla sedia e un verso un tantino ortodosso che accompagnava il mio stupore.
Il secondo step era il farsi truccare. Finalmente ero nelle mani di una esperta del make up, una professionista del pennello e seduta su quella sedia sotto le sue mani esperte mi sentivo come una diva di Hollywood che deve affrontare il red carpet. Mi ha reso semplicemente favolosa, un affresco del rinascimento che sig. Michelangelo levati solo che la tua Cappella Sistina è superata.
E poi era giunto il momento del terzo step. A quel quel punto, dato che il mio viso era rinato, i miei occhi truccati con un leggero ombretto amabilmente sfumato per dare profondità al mio sguardo e come cornice una linea perfetta di eyeliner non potevo mica stare a casa e passare la mia serata sul divano a guardare Maria de Filippi, era necessario fare vita sociale, uscire e magari incontrare l'uomo della mia vita che grazie al miracolo compiuto dalla make-up artist sarebbe rimasto abbagliato dalla mia bellezza.
Ed in effetti la serata che si è rivelata un po' particolare.
Quando sono ritornata a casa ero entusiasta ed il trucco perfetto ancora perfetto come se fossi rimasta spaparanzata sul divano in compagnia della mia copertina. La mia euforia però si è subito placata perchè ho dovuto affrontare il quarto step: struccarmi. Ebbene sì lo ammetto ho usato i dischetti leva trucco.
Non arrestatemi, vi prego e cercate di capire avevo l'attenuante della stanchezza ed era molto tardi.
Prometto che il quinto step sarà andare ad acquistare i dischetti ma quelli lavabili, riutilizzabili e soprattutto bio che non danneggino la natura.

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