sabato 25 aprile 2020

25 APRILE 2020: IL POTERE DI UNA PAROLA


RESISTENZA > dal latino: resistentia, da resistere, composto di re indietro e sistere fermare.
Apparentemente è un vocabolo con un significato statico invece, per me, è sempre stata una parola che ha assunto un senso di avvenire, come a predire un futuro migliore, una speranza concreta di esistere.
Una parola che ha un valore etimologico preciso ma che è divenuta un simbolo di azione, movimento e di libertà. Una parola che si è fatta nel tempo, perché coloro che sono stati in grado di renderla quello che rappresenta nell'oggi, mentre agivano resistendo, non si resero ben conto che stavano costruendo; per questo non bisogna permettere che le azioni di quei "banditen" siano vane e non lasciamo che vengano dimenticate o sepolte "sotto l'ombra di un bel fior".
Oggi, dobbiamo costruire ogni giorno il 25 Aprile.
Impariamo a capire il passato per evitare di cadere in quegli errori, diamo alla memoria l'importanza di un divenire, permettiamo alla cultura di fondare le basi per una Resistenza continua che si coniuga al futuro.
Ringraziamo coloro che in passato hanno respinto i soprusi, i torti, gli slogan nazionalisti, le persecuzioni, gli orrori e ogni possibile forma di ignoranza perché oggi noi possiamo esistere come persone, con le nostre idee.
Libere!




giovedì 9 aprile 2020

IL PUNTO... 5G!




Sono settimane che su Facebook e vari social network si grida al complotto per via di questo 5G.



Non sto a dirvi quanto sia vasta la mia ignoranza sull'argomento, ma per farvi capire le mie limitate conoscenze informatiche e tecnologiche, vi svelo che ero convinta che Hotspot fosse una pubblicità di prodotti "hot" appunto. Ho scoperto solo recentemente che invece si tratta della condivisione della connessione internet tra vari dispositivi. In mia difesa voglio dire che non sono una Aranzulla in gonnella ed inoltre alle superiori ero iscritta ad un liceo linguistico per cui la parola inglese "Hotspot" tradotta nella nostra lingua significa "punto caldo", per cui è facile fraintendere e cadere in anche in luoghi comuni.
Ma ritorniamo al 5G: se tanto mi dà tanto vuol dire che le prestazioni della precedente tecnologia saranno maggiori. Pare più veloci, quindi tutti più connessi. 
Eppure si parla di cospirazione un po' come per la scoperta del punto G e anche in questo molti uomini dissero che era macchinazione femminile per sminuire le loro prestazioni, che il punto G non esiste, che è pura invenzione.
Eppure tutti lo cercano, come il santo Graal.
Sia chiaro anche in questo non sono molto ferrata ma di una cosa sono convinta che nell'amore la velocità non è fondamentale, anzi tutt'altro, ma è importante la connessione e per come la penso io possibilmente fra soli due dispositivi.
Se tutto ciò avviene con un'ottima ricezione allora di punti G se ne possono anche raggiungere cinque o addirittura infiniti.

martedì 7 aprile 2020

SFIDA ACCETTATA



Da qualche settimana vedo che sulle bacheche di Facebook e di Instagram spopolano foto “vintage”; chi pubblica polaroid di quando era neonato, chi di quando era adolescente e chi di quando era giovane e si stava affacciando alla scoperta della vita. 





Ho letto alcune critiche per questa “sfida accettata” che è vero, fa perdere del tempo e può sembrare anche stupida, ma in questo particolare momento la maggior parte di noi è praticamente recluso in casa ed in qualche modo deve pur trascorrere le giornate. Per cui anche io posto questa foto di me in piena fase adolescenziale. Ho fatto mente locale su dove fossi e che anno era. Il luogo erano i giardinetti di Susa, quelli di via Roma per capirci, ed era l'estate del 1996 per cui a settembre avrei compiuto 15 anni. Ho guardato a lungo la foto e lo ammetto che un po' di malinconia mi ha pervaso: ero magra (ho le prove che lo fui), i capelli sulle spalle che già all'epoca faticavo a domare ed un vestitino abbastanza imbarazzante. 
Ma ero felice.
Sono andata in là con la memoria e ho provato a rammentare gli avvenimenti importanti che accaddero in quell'anno, il 1996. Ricordo la nascita di Dolly, la pecorella clonata; ci lascia Ella Fitzgerald, una delle voci più importanti del jazz; nell'agosto viene rapita Angela Celentano, la cui vicenda ancora oggi è avvolta nel mistero; ”La terra dei cachi” si piazza seconda a Sanremo con un grande consenso da parte della critica musicale; ad ottobre esce nelle sale “Trainspotting” diventando un cult-movie nel suo genere; la Germania vince i campionati di calcio europei e partono i giochi olimpici ad Atlanta; i gobbi vincono la Champions League e poi negli anni seguenti ci sono andati vicino vicino come a bocce; Cairo iniziava la sua scalata nell'editoria mentre il Toro retrocedeva in serie B, ed io mai e poi mai avrei pensato che fra i due un giorno potesse esserci un connubio (da leggersi come catastrofe).
Caspita sono passati ben 24 anni!
Quante cose mi sono accadute, quante cose avrei voluto fare, quante cose ho fatto, quante cose non sono andate come avrei voluto, quante cose avrei fatto in modo diverso e chissà se mi avrebbero condotto a quello che sono ora.
Quello di cui sono certa è che non si è mai troppo giovani o troppo vecchi per conoscere la felicità, per questo non è mai troppo tardi “per fare cose”, persino per la juve rivincere la Champions!