mercoledì 16 novembre 2016

GIORNATE FEBBRICITANTI parte seconda


Sono influenzata. Di nuovo. Echepalle! Questa volta peró tutti in famiglia siamo messi ko. E non una robetta da nulla ma una febbre che oscilla fra i 39 e 38 gradi con dolori lombari annessi ed anche perdita di appetito 
Vago per la casa ciondolando con indosso il mio pigiama color zucca, nonostante Halloween sia bello che finito. Ma questo è l'aspetto meno inquietante del mio essere perché quando sono malaticcia subisco una vera e propria metamorfosi. Innanzi tutto sono disperata perché ho la testa che ribolle e per questo non riesco a leggere ma di guardare la TV manco se ne parla quindi sto a sonnecchiare.


A furia di stare distesa a letto sommersa da coperte per stare al calduccio, ed avendo sudato dopo aver ingerito quantitativi di tachipirina 1000, i miei poveri capelli hanno preso una forma tutta loro ed anche indefinibile che però farebbe pure invidia a Nainggolan e quindi sono soddisfazioni. Le mie labbra sono più secche del deserto del Gobi e non è stato sufficiente aver consumato fino al midollo il pl3 per idratarle ed ammorbidirle. Ma il pezzo forte è il naso. Oltre a non avere più il senso dell'odorato, produce solo muco, lo so che è una cosa raccapricciante e mi scuso per l'immagine, ed è grosso come una melanzana. 
Insomma assomiglio a Teomondo Scrofalo e l'unica differenza nel quadro é che io mi accompagno con una tazza fumante di tachiflu. 
É lei o non è lei.. cerrrrto che è lei!

giovedì 10 novembre 2016

I MARRONI







In questo periodo non ho tantissimi 

motivi per cui sorridere ed essere 

serena ma nonostante tutto cerco di 

non perdere il buon umore ed anche 

la speranza che le cose si sistemino. 







Anche se in tutta verità sono un po' stanca. Stanca di correre su una ruota come se fossi un criceto, stanca di sentirmi dire che nel mondo ci sono persone che stanno peggio di me, che tanto basta la salute, che domani è un altro giorno. Ebbene si sono egoista ma porca miseria dopo anni di buio vorrei vedere anche io la luce, ormai non temo l'olio di palma che mi saluta cordialmente ogni volta che apro un barattolo di nutella ed anche se Rossella O'Hara si rialzava piena di ottimismo veniva comunque sfanculata da Rhett Butler, quindi francamente me ne infischio del domani.
Mentre tornavo a casa pensavo intensamente a tutte queste cose ed ho iniziato a ripetere come un mantra: che le gioie vengano a me!
Essendo oramai una bambocciona, apro la porta di casa e vedo seduti al tavolo i miei genitori che sorridendo mi dicono " Ti stavamo aspettando" e pure Leon mi accoglie saltellando e scodinzolando.
Snuffio l'aria e c'era un profumino di caldarroste. Mi illumino ed i brutti pensieri si dissolvono come alcuni uomini che ho frequentato.
Mi dico "stai a vedere che il mantra ripetuto funziona"
Ovviamente la risposta non la ho però mangiare i marroni invece che farmeli girare potrebbe essere di buon auspicio.