domenica 29 luglio 2018

COLLISIONI DI LENNY




Tra vigneti, profumo di uva , paesaggi di una bellezza incontaminata , la piazza incorniciata dal Castello e la luna piena che splendeva nel cielo era tutto perfetto. 






Ma se a Barolo suona Lenny allora questo tutto si trasforma in  magia.
Lui arriva in una esplosione di luci bianche blu e viola, la chitarra i suoi occhiali da sole, jeans e un gilet di pelle nera aperto ma una collana bianca che gli copriva interamente  il petto ma ad ogni suo movimento lasciava intravedere il suo fisico scultoreo.
Ma non é questo il punto...
"Fly away" accende la piazza e poco mi importa se sono alta come una bottiglia di Barolo del 1981, del caldo umido come se stessi in una sauna, dei miei capelli che si sono gonfiati ed arricciati, ho chiuso gli occhi ed ho iniziato a ballare. Poi il palco si tinge con colori gialli oro rosso  verdi e toni neri a ricordo della bandiera della Jamaica e la voce di Lenny  inizia a coinvolgere tutti in "Get up stand up, stand up for your rights" a farci capire di non arrenderci.
Il punto sono i brividi sulla pelle, il cuore che ti batte ed i ricordi che emergono da ogni sua canzone.
Appena intona "Can't get you off my mind" mi ritrovo proiettata nella mia cameretta seduta alla mia scrivania, con il diario aperto e la penna fra le mani che su fogli bianchi scriveva scriveva e scriveva di me di quello che mi accadeva e di quello che avrei voluto accadesse.
Alla prima nota di "Again"  mi ricordo di quel giorno d'estate del 2000 che il mio ragazzo di allora venne a prendermi sotto casa ed appena salii in macchina fece partire la canzone dicendomi "questa è per te"; fece un repeat da Susa fino a Settimo, poi andammo a casa sua, che era libera, e facemmo all'amore tutto il pomeriggio.
Con "It ain't over 'till it's over" mi sembra di sentire le "so many tears i've cryed" che mi rigano il volto ed i segni che hanno lasciato.
Per poi ricordarmi con "Chamber" che "this time will be the last" ed ho chiuso il mio cuore perché fa paura potersi innamorare di nuovo e così  mettere una copertura é più facile per non soffrire più.
Ma solo alla fine mi rendo conto di quanto sia stupido avere paura ed allora "Let Love Rule"

venerdì 6 luglio 2018

WORLD KISS DAY





Non so a voi, ma a me i baci garbano e pure di tanto e i baci non sono mai abbastanza







Ahhh i baci... 
Quelli che ti fanno assaporare la morbidezza delle labbra, quelli passionali dati con la voglia di essere completamente dell'altro, quelli improvvisi dati mentre ci si guarda e si percepisce il desiderio ed allora si abbandona la timidezza.
Oggi è la giornata mondiale del bacio ed io ho  ripensato al mio primo bacio.
Era una domenica di aprile e probabilmente la primavera si faceva sentire nell'aria. Lui mi piaceva, tanto da essermi presa una "cotta". Era il classico tamarretto col chiodo che mi aveva puntata alle autopiste ed aveva sfoggiato il fascino dell'essere più grande quindi era quello esperto. Non ricordo come ci troviamo bocca a bocca, ma ho ancora in mente la sensazione di imbarazzo e soprattutto di stranezza per lo scambio di lingue a cui non ero preparata. Però ero felice.
Dopo quel bacio ce ne furono altri, non con lo stesso fanciullo ed ovviamente nel corso di tuuuttiiiiiii questi anni.
Baci che hanno urlato alla totale delusione, baci in cui mi sono sentita risucchiata come da un mulinello oppure completamente sbavata da sentirmi come Sbrodolina. Baci disastrosi che però vengono soppiantati dai baci quelli che ti fanno venire voglia di continuare per sapere come va a finire.
E poi c'è quel bacio che non importa dove come quando, ma era quello che stavi aspettando da tanto tempo, quel bacio che racconta quello che non riesci a dire ma lo fa nel modo più semplice.