mercoledì 31 gennaio 2018

LE COSE BELLE

Tutti a prendersela con il concetto del #maiunagioia della sfiga che muove gli eventi di quanto la vita è una combinazione di fatica disagio e fastidio.
Nel mio percorso di introspezione personale intrapreso fra il ciondolare dal letto al divano intervallato da tappe fiosiologiche, ho capito che invece ci sono delle cose e dei momenti che fanno si che la vita è una di quelle opportunità meravigliose che per la fretta non sappiamo più goderne.
Ecco la mia lista (in ordine casuale) di sensazioni, attimi ed occasioni per cui vale pena essere felici:
  • Fare la cacca al mattino
  • Il piumone
  • Intingere il dito indice nella nutella
  • Il profumo della pizza
  • Le chiacchiere, quelle becere senza tabù con le amiche
  • Le risate dei bambini
  • Le parolacce, quelle necessarie che ti liberano l'anima
  • La carbonara
  • Fare il bagno caldo caldo tutta immersa nella schiuma
  • Indossare il pigiama dopo che lo hai messo sul termosifone
  • Le polpette
  • I baci, quelli dietro il collo che ti fanno venire la pelle d'oca
  • I tulipani
  • Le mani di un uomo che accarezzano il tuo corpo
  • Cantare a squarciagola in macchina
  • Bere l'acqua il giorno dopo una sbronza colossale
  • Le giornate di sole
  • Il Toro
  • La birra
  • Quando parli con il tuo cane e lui ti ascolta
  • Leggere libri
  • Il rossetto rosso
  • Comprare un complentino intimo
  • Fare la guerra a palle di neve
  • Salire i gradini dello stadio
  • Trovare una cosa che pensavi fosse persa
  • Scartare i regali
  • Gli abbracci stretti stretti
  • Le passeggiate sul bagnasciuga con il pareo svolazzante che ti fa sentire la Canalis anche se in realtà tu sei più Gloria di Madagascar
  • Litigare con chi ami per poi fare la pace
  • Ridere con tua mamma e tuo papà


lunedì 22 gennaio 2018

FATTI, NON PAROLE!

Ma che meraviglia sentirsi dire quelle tre paroline dall'uomo che siamo riuscite a conquistare con il sudore e la fatica. Attuando strategie per farlo soccombere e facendo credergli che siamo la femme fatale che hanno sempre desiderato ed invece un camionista bielorusso è più femminile di noi, ma queste son quisquilie.
A noi donne, dopo aver soggiogato l'uomo dei desideri, interessa farlo capitolare definitivamente e vogliamo sentirci dire quelle parole che sono assolutamente importanti per definire il rapporto, quelle parole che sembrano suggellare in modo ermetico la relazione e la proiettano al per sempre felici e contenti finché... un'altra non ci separi.
E' abbastanza risaputo che l'essere umano inteso come maschio non dà molto peso alle parole che esprime ed a volte un «io ti amo» ha la stessa valenza del «ha segnato Falque ed io lo ho al Fantacalcio». Quindi è necessario porre la massima attenzione al quando, al momento in cui il nostro uomo pronuncia la frase delle frasi perchè ci sono delle circostanze che potrebbero fuorviare la mente del maschio ed indurlo a farneticare e "credere di stare bene quando è inverno e te"... okay scusate sto degenerando!
  • Se te lo dice dopo 2 giorni che vi conoscete. L'euforia del "tutto è perfetto" potrebbe offuscargli il senso della realtà ed il giorno dopo potrebbe essere troppo tardi
  • Se te lo dice mentre sta guardando una partita di calcio. La confessione di immenso amore potrebbe essere rivolta al calciatore che segna il gol
  • Se te lo dice dopo una serata di bisboccia con gli amici e se nel pronunciare tali parole l'odore del luppolo si sparge nella stanza avvolgendoti ed inducendoti a credergli
  • Se te lo dice fissandoti le tette. Ed in quel caso non vale doppio
  • Se te lo dice ed è sposato. Ma non con te
  • Se te lo dice mentre state fornicando. I neuroni della parola non sono collegati all'encefalo in quanto impegnati e concentrati in altre faccende
  • Se te lo dice post coito. Il sangue è ancora concentrato in un unico organo quindi non ancora in circolazione a portare ossigeno al cervello

Probabilmente non esiste il modo ne il momento giusto ma esistono gli uomini che senza fare proclami, lo dimostrano. Cavalcando un unicorno. 

sabato 13 gennaio 2018

TUTORIAL

Con internet "liberi tutti" ad oggi ogni cosa è facilmente accessibile. Dall'acquistare un viaggio ad un buono per asportarsi il grasso superfluo, dal pubblicare un libro al sesso. Ed è proprio su quest'ultimo punto che si sta perdendo il senso della realtà.
Arriverà il giorno in cui si farà all'ammore pur stando lontani e si raggiungerà l'estremo piacere mentre uno sta a Torino e l'altro a Siracusa. Oramai la maggior parte degli uomini dai 30 ai 40 a furia di guardarsi raffica di porno si sono dimenticati dell'ars amatoria. E pensano che il fare sesso sia quello: trapanare di continuo la partner come se stesse ficcando un chiodo al muro per appendere un quadro. La cultura del pelato di Brazzers sta penetrando con una certa forza però miei carissimi, non ve la prendete a male, ma ci sono cose di cui la vostra natura umana di smanettatori vi ha privato. E mi riferisco al fatto che i maschi 2.0 non corteggiano più e non sono più capaci ad atti di romanticismo. Poniamo anche il caso che noi donne ci siamo arrese al fatto che non abbiate più sensazioni questo però non vuol dire che non le dobbiamo provare più noi.
Per questo amici uomini facciamo un ripassino.
Partiamo dal bacio. Ah il bacio, un apostrofo rosa tra le parole t'amo. Il bacio è fondamentale, è alla base di tutto. Quello che se dato bene ti fa dimenticare della lavatrici da caricare, della lista della spesa e di spolverare le mensole di casa. Le labbra dovrebbero posarsi su quelle della vostra amata, la vostra lingua dovrebbe insinuarsi delicatamente e non come il mulinex che usa Chef Rubio per montare la maionese, per poi intrecciarsi elegantemente (ripetete con me, elegantemente) e non lasciare la scia sul viso come le lumache dopo un temporale. Insomma sbrodolare vi è permesso solo se siete seduti su di un seggiolone.
Passiamo alle mani. Per noi donne è uno dei vostri punti forti, quelle cose che vi ritrovate alle attaccate alle braccia e vi permettono di avere l'accesso al nostro corpo sinuoso e bramoso di essere posseduto. Se superate lo step del riuscire a slacciarci il reggiseno senza strappare i gancetti, allora avrete tra le vostre mani le nostre morbide rotondità ecco per questo il nostro seno andrebbe toccato con gentilezza e non come se stesse palpando le mele al banco-frutta della Conad. Per non parlare dei capezzoli poi.. Non dovete torcerli per regolarci le tette ma dovreste assaporarli come se fossero chicchi di melograno. Addentriamoci ora nella parte più, come dire, quella che dovrebbe farci ribollire il sangue. Allora a noi donne non importa se non sapete che clitoride è un sostantivo di genere femminile, ma quello che vi chiediamo e di applicarvi. Se i punti sopra citati sono stati eseguiti eccellentemente siete già un passo avanti altrimenti potete sempre iniziarne la stimolazione con le mani, o meglio con le dita. Ma credetemi non ci basta un dentro e fuori come quando vi mettete le dita nel naso e neppure sentire roteare il vostro dito vorticosamente alla ricerca del nostro bottoncino ci esalta. Dovete essere un po' come Vasco de Gama che aveva intuito il ritmo dei venti per poi doppiare capo di Buona Speranza.
Ma rammentate uomini la cosa più importante per fare eccitare una donna è usare il cervello, stimolare il suo ed a quel punto l'orgasmo è solo un punto di partenza.


martedì 9 gennaio 2018

CONSIDERAZIONI

L'altro giorno ero in treno che stavo riflettendo con gli occhi chiusi quando si siedono nei posti accanto al mio due ragazzi, all'apparenza sotto i 30 anni. Hanno iniziato a parlare disturbando i miei pensieri sui massimi sistemi della fisica quantistica. Il loro discorso era incentrato su di una ragazza e su quello che era accaduto la sera prima. Così la mia curiosità ha fatto sì che il mio orecchio ponesse attenzione alle parole che uno dei due esprimeva sulla fanciulla. Con tono da furbetto raccontava al suo amico le gesta da eroe epico: «No, cioè non puoi capire. L'ho massacrata a suon di ...» Versi che si avvicinavano al dolce stil novo ma con la sua firma di giovane uomo dell'era 2.0.
Pensai che poiché il racconto è durato circa 5 minuti anche la prestazione del giovane vigoroso non abbia superato quel minutaggio. E' pur vero che gli uomini nell'elogiarsi non entrano nei particolari a differenza di noi donne che descriviamo con dovizia di particolare ogni istante facendo apparire una prestazione da qualche minuto come se fosse durata una notte intera.
Ma il bello arriva dopo la fine del racconto, il ragazzo tira fuori dal suo zaino un'agendina. Dopo aver sfogliato varie paginette già scritte, si appunta il nome il numero di telefono ed il voto che Jerry Calà sarebbe fiero di ciò.
L'agendina nera!!!
Come i migliori Casanova fa un'occhiolino all'amico e dice: «Oramai ho l'imbarazzo della scelta» e l'amico risponde sghignazzando. In realtà ho sorriso anche io, non per la frase sia chiaro, ma perché il ragazzo era convinto che avere fatto sesso con una miriade di donne che manco Cassano ha magnato tanti bomboloni, faceva di lui un leone da materasso. Chissà la fanciulla massacrata che voto avrebbe dato a questo Casanova della Valle di Susa.
E sì beata convinzione, ma fate attenzione che da Latin Lover a Latrin Lover è un attimo.
Vi adoro 💗



lunedì 1 gennaio 2018

BEST NINE 2017...






Il mio #bestnine2017 che compare su Instagram... io me lo sono creato da sola.






Io con le mie #passioni ed il mio #cuoretoro che mi fa #palpitare #incazzare #vivere
Io con le mie #amiche le #migliori che potessi avere e che con il loro #affetto mi fanno sentire #protetta
Io con il mio #leon il mio #pippetto che mi riempie il #cuore e mi fa sempre #sorridere
Al centro una piccola #speranza che non è quella di #innamorarmi di un #gobbo ma di poter continuare a fare quello che mi fa stare bene.
Non desidero un 2018 pieno di momenti strabilianti  e spumeggianti ma #voglio (non uso il condizionale appositamente) un anno finalmente sereno.
365 giorni con le mie solite e semplici "cose" . Voglio un anno in cui il cambiamento sta nel perseverare e portare avanti ciò in cui credo. Voglio poter essere finalmente ciò che sto creando.
Queste cose le otterró solamente se credo in me stessa "perché io valgo" cit.