lunedì 3 dicembre 2018

TANTI AUGURI VECCHIO CUORE GRANATA







Torino, 3 dicembre 1906









Faceva freddo quella sera.
Una gelida e tarda serata di inizio dicembre. Torino nei giorni seguenti si sarebbe si preparata ad addobbare vetrine ed illuminare i negozi per l'imminente Natale.
Ma un gruppetto di uomini, amanti dello sport ed del calcio, avevano tutt'altro che gli balenava in mente. Erano giorni che scalpitavano e stavano cercando il modo migliore per attuare il loro progetto.
Una grande ambizione.
La voglia di onestà e di essere leali era il loro punto focale, l'imperativo sine qua non!!
Insomma senza quei valori e senza obiettivi non se ne sarebbe fatto nulla.
Così quella notte sei nato tu, unico mio amore.
Caspita, 112 anni! Sono tantissimi, stai invecchiando ed ultimamente mi sa che il tuo cuore Granata si sta un po' stancando di pulsare.
Lo so ed immagino che tutto questo veloce cambiare, questo concorrere solo per il business non si addice a te che sei uno con degli ideali. Mio grande amore io ti capisco sai, ma anche tu cerca di capire me.
Cosa, cosa?
Mi stai dicendo che sono una maicuntent?
Può darsi.
Ma quando si ama incondizionatamente non bisogna mai accontentarsi per questo io pretendo che tu sia sempre il Toro.
Quello che 112 anni fa, nacque per creare la leggenda.
Forza Vecchio Cuore Granata non mollore ma soprattutto non accontentarti tu.
Io non mollo e ti aspetto. Sempre
Tanti auguri ❤🐂❤

giovedì 30 agosto 2018

IO, MI INNAMOREREI DI ME

Uomini, conoscete una donna simpatica, mediamente intelligente, spesso irriverente ma in realtà timida, romantica ma concreta, e voi che fate? Ve la fate sfuggire come fa la giuve con la Champions!!
Io proprio non capisco. Si, non comprendo come non si faccia ad innamorarsi di me perché, francamente, io se fossi un uomo mi innamorerei perdutamente di me.
Anzi di più!
Se fossi un uomo mi vorrei conoscere perché una donna con una risata fragorosa non può essere noiosa. Mi farei ridere sempre per provare a cancellare tutte le lacrime versate prima.
Se fossi un uomo mi corteggerei, potrei regalarmi dei tulipani, cucinare i fritti, farmi fare una gita fuori porta a degustare dei vini. Insomma proverei a prendermi cura di me.
Se fossi un uomo vorrei conoscere le mie amiche perché dai racconti capirei che sono speciali e fanno parte del mio mondo. Ed io ne vorrei fare parte.
Se fossi un uomo mi guarderei negli occhi e penserei che sono quelli che stavo cercando da una vita. E vorrei guardali sempre felici.
Se fossi un uomo la sera del 10 Agosto mi porterei a guardare il cielo bevendo una Tennent's ghiacciata e facendo l'amore mentre le stelle cadenti ci guardano.
Se fossi un uomo troverei con cura le parole da non dire e farle diventare fatti. Agirei.
Se fossi un uomo non mi interesserebbe del mio passato ma vorrei creare un presente che poi si trasformi in futuro. Quindi proverei a scegliere me, ogni giorno.
Se fossi un uomo non avrei paura di esserlo.
Ecco se fossi un uomo farei queste cose ma anche di più perché amare una come me vuol dire avere coraggio.
Insomma mica pretendo che, dopo aver fatto pipì, abbassiate la tavoletta del wc!

domenica 29 luglio 2018

COLLISIONI DI LENNY




Tra vigneti, profumo di uva , paesaggi di una bellezza incontaminata , la piazza incorniciata dal Castello e la luna piena che splendeva nel cielo era tutto perfetto. 






Ma se a Barolo suona Lenny allora questo tutto si trasforma in  magia.
Lui arriva in una esplosione di luci bianche blu e viola, la chitarra i suoi occhiali da sole, jeans e un gilet di pelle nera aperto ma una collana bianca che gli copriva interamente  il petto ma ad ogni suo movimento lasciava intravedere il suo fisico scultoreo.
Ma non é questo il punto...
"Fly away" accende la piazza e poco mi importa se sono alta come una bottiglia di Barolo del 1981, del caldo umido come se stessi in una sauna, dei miei capelli che si sono gonfiati ed arricciati, ho chiuso gli occhi ed ho iniziato a ballare. Poi il palco si tinge con colori gialli oro rosso  verdi e toni neri a ricordo della bandiera della Jamaica e la voce di Lenny  inizia a coinvolgere tutti in "Get up stand up, stand up for your rights" a farci capire di non arrenderci.
Il punto sono i brividi sulla pelle, il cuore che ti batte ed i ricordi che emergono da ogni sua canzone.
Appena intona "Can't get you off my mind" mi ritrovo proiettata nella mia cameretta seduta alla mia scrivania, con il diario aperto e la penna fra le mani che su fogli bianchi scriveva scriveva e scriveva di me di quello che mi accadeva e di quello che avrei voluto accadesse.
Alla prima nota di "Again"  mi ricordo di quel giorno d'estate del 2000 che il mio ragazzo di allora venne a prendermi sotto casa ed appena salii in macchina fece partire la canzone dicendomi "questa è per te"; fece un repeat da Susa fino a Settimo, poi andammo a casa sua, che era libera, e facemmo all'amore tutto il pomeriggio.
Con "It ain't over 'till it's over" mi sembra di sentire le "so many tears i've cryed" che mi rigano il volto ed i segni che hanno lasciato.
Per poi ricordarmi con "Chamber" che "this time will be the last" ed ho chiuso il mio cuore perché fa paura potersi innamorare di nuovo e così  mettere una copertura é più facile per non soffrire più.
Ma solo alla fine mi rendo conto di quanto sia stupido avere paura ed allora "Let Love Rule"

venerdì 6 luglio 2018

WORLD KISS DAY





Non so a voi, ma a me i baci garbano e pure di tanto e i baci non sono mai abbastanza







Ahhh i baci... 
Quelli che ti fanno assaporare la morbidezza delle labbra, quelli passionali dati con la voglia di essere completamente dell'altro, quelli improvvisi dati mentre ci si guarda e si percepisce il desiderio ed allora si abbandona la timidezza.
Oggi è la giornata mondiale del bacio ed io ho  ripensato al mio primo bacio.
Era una domenica di aprile e probabilmente la primavera si faceva sentire nell'aria. Lui mi piaceva, tanto da essermi presa una "cotta". Era il classico tamarretto col chiodo che mi aveva puntata alle autopiste ed aveva sfoggiato il fascino dell'essere più grande quindi era quello esperto. Non ricordo come ci troviamo bocca a bocca, ma ho ancora in mente la sensazione di imbarazzo e soprattutto di stranezza per lo scambio di lingue a cui non ero preparata. Però ero felice.
Dopo quel bacio ce ne furono altri, non con lo stesso fanciullo ed ovviamente nel corso di tuuuttiiiiiii questi anni.
Baci che hanno urlato alla totale delusione, baci in cui mi sono sentita risucchiata come da un mulinello oppure completamente sbavata da sentirmi come Sbrodolina. Baci disastrosi che però vengono soppiantati dai baci quelli che ti fanno venire voglia di continuare per sapere come va a finire.
E poi c'è quel bacio che non importa dove come quando, ma era quello che stavi aspettando da tanto tempo, quel bacio che racconta quello che non riesci a dire ma lo fa nel modo più semplice.

giovedì 3 maggio 2018

QUEL GIORNO DI PIOGGIA































«Papà me la racconti ancora quella storia degli Invincibili del calcio»
«Ancora? Ma la sai a memoria.»
«Dai papà!!! Lo sai che quando piove non riesco a dormire.»
«Va bene. Però mettiti sotto le coperte.
Era il 04 maggio 1949 quando tutto ebbe inizio.
In molti accorsero al colle dopo aver sentito quel frastuono provenire dal cielo. Lo fecero sotto una fitta pioggia e sfidando la nebbia perché quel rombo non poteva essere di certo un tuono. La Basilica è avvolta in nuvole nere che sembrano cancellare ogni cosa, erano nuvole cariche di dolore.
Quel giorno di pioggia sembrò portarci via con sé la speranza...»
«Non è vero, papà, perché altrimenti io non potrei tifare Toro...»
«Ssshhh... fammi continuare. Eravamo rimasti alla speranza.»
«Si!»
«Sembrò, appunto. Quel giorno di pioggia il fato vinse una delle partite più importanti, lo fece in modo crudele e tragico. Ma consegnò alla storia la squadra di calcio più forte di tutte, del mondo, di tutti i tempi.
Il Grande Torino smise di essere realtà e si trasformò in leggenda.
Tutta la città e tutta l'Italia piange anche di rabbia per quel crudele destino, non fu facile per nessuno accettare che quei ragazzi non li avremmo più visti giocare e non ci avrebbero più fatto esultare per le loro prodezze.
Ma il Torino non era solo un bel calcio ma quella squadra era diventata un simbolo, aveva ridato vita ad una nazione martoriata dalla guerra, aveva dato la voglia di riscatto ed orgoglio a tutti gli italiani, aveva fatto sognare giovani e dato la speranza di poter riuscire a realizzarli senza arrendersi.
Ecco proprio come Capitan Mazzola che quando il gioco sembrava non essere favorevole, si fermava, tirava su la maniche della maglia Granata e non si arrendeva. Così facendo vinceva, sempre.

Erano invincibili

Valerio Bacigalupo, Aldo Ballarin, Dino Ballarin, 

Emile  Bongiorni, Eusebio Castigliano, Rubens Fadini, 

Guglielmo Gabetto, Ruggero Grava, Giuseppe Grezar, 

Ezio Loik, Virgilio Maroso, Danilo Martelli,

Valentino Mazzola, Romeo Menti, Piero Operto, 

Franco Ossola, Mario Rigamonti, Giulio Schubert. 


Quel giorno di pioggia sembrò portarci via con sé la speranza invece ora più che mai, anche se i tempi sono cambiati, è sempre viva perché se usiamo il cuore in quello che facciamo nessun muro può permettere a i nostri sogni di infrangersi»

giovedì 8 marzo 2018

ESSERE DONNA













In questa giornata dedicata alle donne, vorrei fregarmene di tutto quello che gira intorno a questa data. Voglio lasciare stare i luoghi comuni, le mimose ed il loro odore, gli spogliarelli e scene da non vedo pene da secoli, il femminismo becero, le donne vanno festeggiate ogni giorno etc etc etc...
Per una volta voglio fare una dedica ad una donna che negli ultimi anni è diventata per me indispensabile.
Auguri a te Donna che hai saputo fare delle tue sconfitte un punto da dove iniziare una nuova avventura provare a renderla positiva e migliorare.
Auguri a te Donna che hai deciso di non aspettare il treno, forse in ritardo o cancellato, ma di salire anche su uno in movimento agrapparti al pradellino non mollare nonostante le incognite e le incertezze della direzione e della stazione di arrivo.
Auguri a te Donna che hai compreso quanto sia bella la vita nonostante sia difficile e che hai voglia di sorridere sempre anche se compaiono le rughe sotto gli occhi ma a quelle si può porre un piccolo rimedio con un buon contorno occhi.
Auguri a te Donna che rincorri l'amore quello che ti fa vibrare l'anima e non ti importa se sará per sempre ma quello che conta sono le sensazioni provate in quei momenti.
Auguri a te Francesca che stai imparando ad essere Donna.

mercoledì 28 febbraio 2018

LE COSE BRUTTE (PER NON DIRE I MERDONI)

Poche settimane fa elencai in ordine puramente casuale alcune cose per cui vale la pena essere felici. In questi di giorni di gelo e neve ho riflettuto che enne cose belle ce ne sono altrettante rognose che ti fanno esclamare #mannaggialaputtana.
  • Quando devi fare la cacca ma non sei nel bagno di casa tua
  • La juve
  • Il lunedì a volte il martedì e pure il mercoledì
  • La voce nasale di Ramazzotti
  • Andare ai colloqui e sentirsi dire “le faremo sapere”
  • Quando devi raggiungere un luogo sconosciuto e pure il navigatore non lo sa e quindi tu ti perdi
  • La gente che puzza e l'odore di ascelle imprutridite si sente attraverso la giacca
  • La gente che di prima mattina sul treno parla urlando
  • Quando compri un completino intimo di pizzo ma lo dimentichi sul treno
  • Gli attori di Forum
  • Le occhiaie nonostante le 12h di sonno
  • Quando gli adolescenti ti chiamano “signora”
  • Quando in una tavolata sei l'ultima che aspetta la pizza
  • Quando un vegano cucina la “sua” carbonara
  • La pizza con l'ananas
  • La birra analcolica
  • Gli uomini con le sopracciglia ad ali di gabbiano
  • Se io avrei
  • Quando in radio trasmettono una canzone che ti piace ma i deejay ci parlano sopra
  • Quando ti depili ma rimangono sempre quei due cazzo di pelI
  • Quando decidi di metterti l'Eyeliner come Cleopatra ma il risultato è Kung Fu Panda
  • Le fototessere che hanno la capacità di farti sembrare una ricercata dall'interpol
  • La mantellina della parrucchiera che trasformerebbe in Maurizio Costanzo anche un quadro di Modigliani
  • Quando ti si spezza un'unghia oppure ti si spipicchia lo smalto che hai appena messo
  • Quando piove per cui esci con l'ombrello poi smette a fine giornata smetti e tu andando via dal lavoro lo dimentichi.
  • Quando sei talmente stanca che non riesci ad addormentarti
  • Quando Paolo Fox fa la classifica e mette il tuo segno zodiacale all'ultimo posto
  • Quelli che inneggiano al populismo becero solo perchè lo dice uno
  • Quando al ristorante cinese ti danno il biscotto della fortuna e tu aprendo la confezione non trovi nulla
  • Quando tutti ti dico “vedrai quando meno te lo aspetti” e quando meno te lo aspetti non succede un beata fava

sabato 24 febbraio 2018

DESIDERARE

Quando sono mestruata (che poi non è la parola corretta e sono sicura che il mio ginecologo mi cazzierebbe per avere detto una cosa del genere) sono particolarmente romantica. A differenza di altre donne che ucciderebbero i loro partner a colpi di padellate sui reni io, oltre a non avere un partner da ammazzare, mi sento carina e coccolosa.
Allora ne approfitto e con la nutella nella mano sinistra ed il cucchiaio in quella destra, mi infilo sotto le coperte e come se fosse la prima volta mi guardo uno dei mie film preferiti “Carlito's Way”. Meraviglioso capolavoro cinematografico.
Essendo donna e sentendomi smielata c'è una scena che amo in particolar modo, Ovvero quando Carlito va da Gail.
Lui bussa alla porta di lei. Lei la apre ma lascia il chiavistello sorridendo dolcemente si sporge guardandolo maliziosamente. Carlito la desidera già. Vuole entrare, lei glielo nega anche se i suoi occhi dicono il contrario. Con sensualità lo sfida ad entrare sfondando la porta «Se non riesci ad entrare, non entri» gli dice e poi si allontana dalla porta. Gail è così bella perché sa che l'uomo che ama lo farà per averla. Lascia la porta socchiusa con Carlito fuori che la guarda mente sinuosamente va verso la camera da letto. Provocante ma femminile, lei lascia scivolare lentamente la vestaglia lasciando la schiena nuda. Lui freme. Invece lei è immobile con la vestaglia aperta che lo aspetta. Carlito allora non resiste e con un colpo di spalla sfonda la porta arriva da lei, la afferra con foga la attira a sé baciandola e respirandola. Quello che accade dopo è solo un completamento alle sensazioni provate nel mentre.
Ogni volta che guardo questa scesa ho la speranza che da qualche parte nel mondo esista un uomo come Carlito Brigante. Non un delinquente, sia ben chiaro, ma uno che va da Gail, la donna che ama se la prende e la fa sua.
Ma non in senso di possesso bensì di desiderio. Perché differenza fra le due cose è notevole.
Nel frattempo io oggi mi sono svegliata e non mi sento più romantica ma la prossima settimana affronterò un altro aspetto del ciclo femminile, ma quella è un'altra storia.




giovedì 15 febbraio 2018

LA FINE DI 50 SFUMATURE

Ogni anno per il San Valentino e per il Carnevale il cinema ci propone visioni indimenticabili ai limiti del pathos. Una di queste è la saga comica-softporn di “50 Sfumature”.
Così domenica sono andata a vederlo. Per fortuna a rendere la mia domenica piacevole ci aveva già pensato N'Koulou, con un bel gol di testa e male che il Toro ha vinto contro l'Udinese altrimenti la visione del film sarebbe stata dura da digerire.
E' necessario però fare un rapido riassunto: allora c'è questa tizia di nome Anastasia che in un giorno di pioggia incontra Mr. Grey.
Lui è gnocco, vestito sempre in modo impeccabilmente, intelligente, giovane, un garage con un ampia scelta di bolidi, case sparse in ogni stato degli Usa, ha pure un elicottero. No donne non quell'elicottero che pensate voi ma quello che vola. Insomma sto qua è pieno di. Lei invece sembra scesa dalle montagne di Heidi, sciatta nel vestirsi, un brutto rapporto con la ceretta ed inoltre essendo una poveraccia non può manco comprarsi dei completini da Intimissimi ma usa mutande che manco Bridget Jones.
Il caso vuole che lui la brama a tal punto di iniziare in modo generoso a regalarle la qualunque dal Mac ad un'Audi. Lei lo vede come un corteggiatore premuroso in realtà Mr. Grey ha seri problemi ossessivi-compulsivi ed inizia con un stalkeraggio di livello pro e nonostante fosse necessario denunciarlo, Anastasia se ne innamora ignara di alcune ideucce che ha lui. A lui gle piace farlo strano, in una stanzetta con travi manette fruste palline e gadget vari ed Anastasia decide che perdere la verginità con un uomo con dei traumi infantili ed il gusto del sadomaso è la cosa giusta.
Tra una sculacciata e l'altra Anastasia si destreggia fra ex vecchie malandrine e la psicopatia di lui, ma alla fine accetta la proposta di matrimonio e si fa infilare un brillocchio al dito che avrebbe coperto il debito dei paesi poveri.
Ed eccoci così al terzo ed ultimo capitolo che si tinge di rosso.
I due convolano all'altare e felici si avviano con il jet privato di Mr. Grey a godersi il loro viaggio di nozze. Una luna di miele pepata ed ammanettata ma interrotta bruscamente a causa di un avvemento che lascerà lo spettatore al limite della souspence ed io non sono nessuno per spoilerare il fattaccio. Nonostante i nostri protagonisti siano sotto pressione, non tralasciano l'aspetto erotico e quindi danno vita a cose da bricconcelli che voi semplici coppie non potete comprendere: si nascondono in un parcheggio ed iniziano a fornicare nell'Audi di giorno, poi Mr. Grey dopo che lei arriva da una giornata di lavoro la attende in cucina con una benda rossa pronto per portarla nella stanzetta, l'uso di un piccolo vibratore e durante un weekend iniziano a spargersi del gelato sul corpo e leccarselo a vicenda.Ogni scena di coito da me descritta frettolosamente dura dai 5 al 15 secondi.
Da qui evinco che i soldi danno la felicità, perché altrimenti non mi spiego il fatto che una donna passi sopra alla precocità.
Io però non mi rassegno e quelli come Mr. Grey proprio non li vorrei.


mercoledì 31 gennaio 2018

LE COSE BELLE

Tutti a prendersela con il concetto del #maiunagioia della sfiga che muove gli eventi di quanto la vita è una combinazione di fatica disagio e fastidio.
Nel mio percorso di introspezione personale intrapreso fra il ciondolare dal letto al divano intervallato da tappe fiosiologiche, ho capito che invece ci sono delle cose e dei momenti che fanno si che la vita è una di quelle opportunità meravigliose che per la fretta non sappiamo più goderne.
Ecco la mia lista (in ordine casuale) di sensazioni, attimi ed occasioni per cui vale pena essere felici:
  • Fare la cacca al mattino
  • Il piumone
  • Intingere il dito indice nella nutella
  • Il profumo della pizza
  • Le chiacchiere, quelle becere senza tabù con le amiche
  • Le risate dei bambini
  • Le parolacce, quelle necessarie che ti liberano l'anima
  • La carbonara
  • Fare il bagno caldo caldo tutta immersa nella schiuma
  • Indossare il pigiama dopo che lo hai messo sul termosifone
  • Le polpette
  • I baci, quelli dietro il collo che ti fanno venire la pelle d'oca
  • I tulipani
  • Le mani di un uomo che accarezzano il tuo corpo
  • Cantare a squarciagola in macchina
  • Bere l'acqua il giorno dopo una sbronza colossale
  • Le giornate di sole
  • Il Toro
  • La birra
  • Quando parli con il tuo cane e lui ti ascolta
  • Leggere libri
  • Il rossetto rosso
  • Comprare un complentino intimo
  • Fare la guerra a palle di neve
  • Salire i gradini dello stadio
  • Trovare una cosa che pensavi fosse persa
  • Scartare i regali
  • Gli abbracci stretti stretti
  • Le passeggiate sul bagnasciuga con il pareo svolazzante che ti fa sentire la Canalis anche se in realtà tu sei più Gloria di Madagascar
  • Litigare con chi ami per poi fare la pace
  • Ridere con tua mamma e tuo papà


lunedì 22 gennaio 2018

FATTI, NON PAROLE!

Ma che meraviglia sentirsi dire quelle tre paroline dall'uomo che siamo riuscite a conquistare con il sudore e la fatica. Attuando strategie per farlo soccombere e facendo credergli che siamo la femme fatale che hanno sempre desiderato ed invece un camionista bielorusso è più femminile di noi, ma queste son quisquilie.
A noi donne, dopo aver soggiogato l'uomo dei desideri, interessa farlo capitolare definitivamente e vogliamo sentirci dire quelle parole che sono assolutamente importanti per definire il rapporto, quelle parole che sembrano suggellare in modo ermetico la relazione e la proiettano al per sempre felici e contenti finché... un'altra non ci separi.
E' abbastanza risaputo che l'essere umano inteso come maschio non dà molto peso alle parole che esprime ed a volte un «io ti amo» ha la stessa valenza del «ha segnato Falque ed io lo ho al Fantacalcio». Quindi è necessario porre la massima attenzione al quando, al momento in cui il nostro uomo pronuncia la frase delle frasi perchè ci sono delle circostanze che potrebbero fuorviare la mente del maschio ed indurlo a farneticare e "credere di stare bene quando è inverno e te"... okay scusate sto degenerando!
  • Se te lo dice dopo 2 giorni che vi conoscete. L'euforia del "tutto è perfetto" potrebbe offuscargli il senso della realtà ed il giorno dopo potrebbe essere troppo tardi
  • Se te lo dice mentre sta guardando una partita di calcio. La confessione di immenso amore potrebbe essere rivolta al calciatore che segna il gol
  • Se te lo dice dopo una serata di bisboccia con gli amici e se nel pronunciare tali parole l'odore del luppolo si sparge nella stanza avvolgendoti ed inducendoti a credergli
  • Se te lo dice fissandoti le tette. Ed in quel caso non vale doppio
  • Se te lo dice ed è sposato. Ma non con te
  • Se te lo dice mentre state fornicando. I neuroni della parola non sono collegati all'encefalo in quanto impegnati e concentrati in altre faccende
  • Se te lo dice post coito. Il sangue è ancora concentrato in un unico organo quindi non ancora in circolazione a portare ossigeno al cervello

Probabilmente non esiste il modo ne il momento giusto ma esistono gli uomini che senza fare proclami, lo dimostrano. Cavalcando un unicorno. 

sabato 13 gennaio 2018

TUTORIAL

Con internet "liberi tutti" ad oggi ogni cosa è facilmente accessibile. Dall'acquistare un viaggio ad un buono per asportarsi il grasso superfluo, dal pubblicare un libro al sesso. Ed è proprio su quest'ultimo punto che si sta perdendo il senso della realtà.
Arriverà il giorno in cui si farà all'ammore pur stando lontani e si raggiungerà l'estremo piacere mentre uno sta a Torino e l'altro a Siracusa. Oramai la maggior parte degli uomini dai 30 ai 40 a furia di guardarsi raffica di porno si sono dimenticati dell'ars amatoria. E pensano che il fare sesso sia quello: trapanare di continuo la partner come se stesse ficcando un chiodo al muro per appendere un quadro. La cultura del pelato di Brazzers sta penetrando con una certa forza però miei carissimi, non ve la prendete a male, ma ci sono cose di cui la vostra natura umana di smanettatori vi ha privato. E mi riferisco al fatto che i maschi 2.0 non corteggiano più e non sono più capaci ad atti di romanticismo. Poniamo anche il caso che noi donne ci siamo arrese al fatto che non abbiate più sensazioni questo però non vuol dire che non le dobbiamo provare più noi.
Per questo amici uomini facciamo un ripassino.
Partiamo dal bacio. Ah il bacio, un apostrofo rosa tra le parole t'amo. Il bacio è fondamentale, è alla base di tutto. Quello che se dato bene ti fa dimenticare della lavatrici da caricare, della lista della spesa e di spolverare le mensole di casa. Le labbra dovrebbero posarsi su quelle della vostra amata, la vostra lingua dovrebbe insinuarsi delicatamente e non come il mulinex che usa Chef Rubio per montare la maionese, per poi intrecciarsi elegantemente (ripetete con me, elegantemente) e non lasciare la scia sul viso come le lumache dopo un temporale. Insomma sbrodolare vi è permesso solo se siete seduti su di un seggiolone.
Passiamo alle mani. Per noi donne è uno dei vostri punti forti, quelle cose che vi ritrovate alle attaccate alle braccia e vi permettono di avere l'accesso al nostro corpo sinuoso e bramoso di essere posseduto. Se superate lo step del riuscire a slacciarci il reggiseno senza strappare i gancetti, allora avrete tra le vostre mani le nostre morbide rotondità ecco per questo il nostro seno andrebbe toccato con gentilezza e non come se stesse palpando le mele al banco-frutta della Conad. Per non parlare dei capezzoli poi.. Non dovete torcerli per regolarci le tette ma dovreste assaporarli come se fossero chicchi di melograno. Addentriamoci ora nella parte più, come dire, quella che dovrebbe farci ribollire il sangue. Allora a noi donne non importa se non sapete che clitoride è un sostantivo di genere femminile, ma quello che vi chiediamo e di applicarvi. Se i punti sopra citati sono stati eseguiti eccellentemente siete già un passo avanti altrimenti potete sempre iniziarne la stimolazione con le mani, o meglio con le dita. Ma credetemi non ci basta un dentro e fuori come quando vi mettete le dita nel naso e neppure sentire roteare il vostro dito vorticosamente alla ricerca del nostro bottoncino ci esalta. Dovete essere un po' come Vasco de Gama che aveva intuito il ritmo dei venti per poi doppiare capo di Buona Speranza.
Ma rammentate uomini la cosa più importante per fare eccitare una donna è usare il cervello, stimolare il suo ed a quel punto l'orgasmo è solo un punto di partenza.


martedì 9 gennaio 2018

CONSIDERAZIONI

L'altro giorno ero in treno che stavo riflettendo con gli occhi chiusi quando si siedono nei posti accanto al mio due ragazzi, all'apparenza sotto i 30 anni. Hanno iniziato a parlare disturbando i miei pensieri sui massimi sistemi della fisica quantistica. Il loro discorso era incentrato su di una ragazza e su quello che era accaduto la sera prima. Così la mia curiosità ha fatto sì che il mio orecchio ponesse attenzione alle parole che uno dei due esprimeva sulla fanciulla. Con tono da furbetto raccontava al suo amico le gesta da eroe epico: «No, cioè non puoi capire. L'ho massacrata a suon di ...» Versi che si avvicinavano al dolce stil novo ma con la sua firma di giovane uomo dell'era 2.0.
Pensai che poiché il racconto è durato circa 5 minuti anche la prestazione del giovane vigoroso non abbia superato quel minutaggio. E' pur vero che gli uomini nell'elogiarsi non entrano nei particolari a differenza di noi donne che descriviamo con dovizia di particolare ogni istante facendo apparire una prestazione da qualche minuto come se fosse durata una notte intera.
Ma il bello arriva dopo la fine del racconto, il ragazzo tira fuori dal suo zaino un'agendina. Dopo aver sfogliato varie paginette già scritte, si appunta il nome il numero di telefono ed il voto che Jerry Calà sarebbe fiero di ciò.
L'agendina nera!!!
Come i migliori Casanova fa un'occhiolino all'amico e dice: «Oramai ho l'imbarazzo della scelta» e l'amico risponde sghignazzando. In realtà ho sorriso anche io, non per la frase sia chiaro, ma perché il ragazzo era convinto che avere fatto sesso con una miriade di donne che manco Cassano ha magnato tanti bomboloni, faceva di lui un leone da materasso. Chissà la fanciulla massacrata che voto avrebbe dato a questo Casanova della Valle di Susa.
E sì beata convinzione, ma fate attenzione che da Latin Lover a Latrin Lover è un attimo.
Vi adoro 💗



lunedì 1 gennaio 2018

BEST NINE 2017...






Il mio #bestnine2017 che compare su Instagram... io me lo sono creato da sola.






Io con le mie #passioni ed il mio #cuoretoro che mi fa #palpitare #incazzare #vivere
Io con le mie #amiche le #migliori che potessi avere e che con il loro #affetto mi fanno sentire #protetta
Io con il mio #leon il mio #pippetto che mi riempie il #cuore e mi fa sempre #sorridere
Al centro una piccola #speranza che non è quella di #innamorarmi di un #gobbo ma di poter continuare a fare quello che mi fa stare bene.
Non desidero un 2018 pieno di momenti strabilianti  e spumeggianti ma #voglio (non uso il condizionale appositamente) un anno finalmente sereno.
365 giorni con le mie solite e semplici "cose" . Voglio un anno in cui il cambiamento sta nel perseverare e portare avanti ciò in cui credo. Voglio poter essere finalmente ciò che sto creando.
Queste cose le otterró solamente se credo in me stessa "perché io valgo" cit.