giovedì 28 dicembre 2017

ARTICOLO 1

In un supermercato di Susa succede che una commessa "non vuole lavorare il 31 dicembre" e così l'azienda la punisce. Notizia che sta facendo non solo il giro della cittadina ma è su tutte le pagine dei quotidiani nazionali, su tutti i social in tutti i luoghi in tutti i laghi. Ed ecco che proprio sul facebook le gabbie si aprono da sole e via con i commenti di persone che si sono limitate leggere solamente il titolo dell'articolo di cui ho citato una parte.
"Questa commessa non vuole lavorare il 31 ed allora l'azienda ha fatto bene"
"Io lavoro sempre alle feste"
"L'azienda doveva spedirla in Nepal"
"Io l'avrei licenziata"
"Non vuoi lavorare allora a casa, il tuo posto lo diamo ad un altro"
"Chi ha un posto di lavoro si deve ritenere fortunato"
Mi sono letteralmente raggelata nel leggere queste cose ed ho capito che lo sconforto misto alla rabbia prevarichi sul buon senso ma soprattutto sulla legge, quella scritta, quella che dovrebbe essere messe in pratica.
Hanno vinto loro... I "padroni" ci hanno fatto credere che "dato che c'è la crisi" dobbiamo tenerci stretto il nostro posto di lavoro e che è necessario fare dei sacrifici. Ce lo hanno detto seduti ad un tavolo ed hanno pianto.
Così tutti a fare i sacrifici e quindi centri commerciali aperti 7su7 24hsu24h perché se alle due di notte ti accorgi di non avere il latte allora puoi andarlo a comprare dato che trovi quello/a che fa il sacrificio di vendertelo. Sono stati astuti a farci credere che fosse indispensabile acquistare proprio di domenica un etto di mortadella col pistacchio, borse, maglie, calzini. Geniali a farci credere che ci sarebbe stato più lavoro perché aprono i mega-store quando il piccolo imprenditore e commerciati chiudono bottega perché contro i colossi non si può vincere, colossi che fra l'altro hanno le loro sedi legali in altri stati e quindi non pagano interamente le tasse in Italia.
Hanno vinto loro... I "padroni" ci hanno detto che il posto fisso non esiste più e che sarebbe monotono. Ce lo hanno detto con volto serio e seduti su poltrone di velluto. Ci hanno plasmato come loro volevano, ci hanno resi più egoisti di quello che eravamo, ci hanno portati ad odiarci ed a fotterci l'uno con gli altri. Siamo diventati una massa di automi e se tu non vuoi avanti un altro.
100 anni succedeva che la povertà e la conseguente rabbia dava ragione a chi alzava la voce di "ribellione" quello che poi accadde è storia nota...
Proprio 70 anni fa veniva redatta la Costituzione ed l'art. 1 cita: « L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro...»

Non mi pare di leggere fondata sullo schiavismo.  

Nessun commento:

Posta un commento