"San Valentino: la festa di ogni cretino che crede di essere amato ed invece viene fregato".
Avevo scritto così ad un mio compagno delle elementari che si era dichiarato proprio nel giorno dedicato agli innamorati; lui con il cuore spezzato ma anche molto offeso consegnò il pizzino alla maestra. Risultato: mi presi una bella sgridata ed una nota sul diario "Francesca ha usato un linguaggio non appropriato con un suo compagno di classe".
Quando la campanella suonò la maestra mi spiegò che mi aveva ripreso perché avevo usato una parolaccia ma sul resto della frase non obiettò nulla. Lo fece mia mamma che mi strigliò per bene usando uno dei suoi soliti arnesi e mi chiese dove avevo sentito quella frase ed io in lacrime le risposi che non lo ricordavo! Con tanta pazienza mia mamma cercò di spiegarmi che il 14 febbraio è un giorno dedicato alle persone che si amano ma che in realtà ogni giorno bisogna rispettare chi si vuole bene ed impegnarsi per essere felici per se stessi e per chi ci ama. Mi ricordo che tirai su di naso, mi asciugai le lacrime, il sedere mi faceva un male assurdo e non colsi perfettamente il discorso che mi fece mia mamma.
Negli anni che seguirono cercai di approcciarmi al San Valentino seguendo l'onda degli eventi: ricordo dei 14 febbraio con il batticuore nel scartare il regalino del fidanzatino del momento, in completa solitudine ed anche con il cuore spezzato, a festeggiare con le amiche sparlando dei ragazzi che ci facevano soffrire, bevendo due bottiglie di rosso e quindi finire la serata in coma etilico ma ridere come una pazza con il malcapitato.
Quest'anno San Valentino cade di domenica, il giorno che solitamente dedico alle partite di serie A, quindi ho deciso che trascorrerò questo 14 febbraio 2016 con il mio unico grande amore: guardando la partita del mio Toro che gioca contro il Palermo. La squadra non sta affrontando un buon periodo ma nonostante tutto io la sosterrò anche se mi fa un po' incazzare ma in fin dei conti anche questo è amore e fede!
FORZA TORO FAMMI IL REGALO DI SAN VALENTINO
Avevo scritto così ad un mio compagno delle elementari che si era dichiarato proprio nel giorno dedicato agli innamorati; lui con il cuore spezzato ma anche molto offeso consegnò il pizzino alla maestra. Risultato: mi presi una bella sgridata ed una nota sul diario "Francesca ha usato un linguaggio non appropriato con un suo compagno di classe".
Quando la campanella suonò la maestra mi spiegò che mi aveva ripreso perché avevo usato una parolaccia ma sul resto della frase non obiettò nulla. Lo fece mia mamma che mi strigliò per bene usando uno dei suoi soliti arnesi e mi chiese dove avevo sentito quella frase ed io in lacrime le risposi che non lo ricordavo! Con tanta pazienza mia mamma cercò di spiegarmi che il 14 febbraio è un giorno dedicato alle persone che si amano ma che in realtà ogni giorno bisogna rispettare chi si vuole bene ed impegnarsi per essere felici per se stessi e per chi ci ama. Mi ricordo che tirai su di naso, mi asciugai le lacrime, il sedere mi faceva un male assurdo e non colsi perfettamente il discorso che mi fece mia mamma.
Negli anni che seguirono cercai di approcciarmi al San Valentino seguendo l'onda degli eventi: ricordo dei 14 febbraio con il batticuore nel scartare il regalino del fidanzatino del momento, in completa solitudine ed anche con il cuore spezzato, a festeggiare con le amiche sparlando dei ragazzi che ci facevano soffrire, bevendo due bottiglie di rosso e quindi finire la serata in coma etilico ma ridere come una pazza con il malcapitato.
Quest'anno San Valentino cade di domenica, il giorno che solitamente dedico alle partite di serie A, quindi ho deciso che trascorrerò questo 14 febbraio 2016 con il mio unico grande amore: guardando la partita del mio Toro che gioca contro il Palermo. La squadra non sta affrontando un buon periodo ma nonostante tutto io la sosterrò anche se mi fa un po' incazzare ma in fin dei conti anche questo è amore e fede!
FORZA TORO FAMMI IL REGALO DI SAN VALENTINO
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