lunedì 4 maggio 2020

IL MIO 4 MAGGIO


Settantuno anni fa era pioggia e nebbia. D'un tratto nel cielo cupo sopra Torino, un tragico rombo, un boato assordante, un fulmine che spezzò la vita. 
Nacque la leggenda.
Oggi la giornata è serena. Il cielo d'un bell'azzurro, senza più una nuvola che ha è stata spazzata via dal vento e dopo un'attesa è risuonato un pianto acuto e meraviglioso.
Sei nata tu.
Tu che hai invaso la vita della tua mamma, la mia e le vite di chi ora dovrà rimboccarsi le maniche.
Rimboccarsele proprio come facevano gli Invincibili perché è così che Valentino e compagni si davano la carica per vincere. E vincevano.
Noi invece lo faremo per te, per amarti. Una cosa semplice e naturale ma allo stesso modo difficile perché a te il destino non ha fatto sconti.
Sono sicura che avrai la dolcezza della tua mamma (spero anche i capelli ed il naso) ma mi auguro che dal tuo papà prenderai il sarcasmo e la passione per il calcio, che cercherò di trasmetterti un pochino anche io, che sono una zia acquisita.
Ti parlerò del tuo papà che aveva chiamato a raccolta tanti ragazzini e creato una piccola società di calcio. Ti parlerò della sua passione per il pallone e per quello che ha rappresentato per quei bimbi. Ti parlerò del suo desiderio di farti sgambettare su quel rettangolo verde e vederti felice. Ti parlerò delle nostre simpatiche discussioni ed anche se tifava Inter aveva un grande rispetto per questo giorno particolare che ha tinte Granata.
Oggi 04 maggio 2020, è una data di cui sono un po' "gelosa", ricca di storia e di emozioni e guarda caso, sei nata tu!
Ed oggi mi piace immaginare te, Amico mio, che da lassù stai raccontando agli Invincibili che una parte del tuo cuore è rinata per vincere e per amare.

«La tragedia non è morire, ma dimenticare»

Per sempre, più un giorno FVCG



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